Costruito su progetto dell’Alessi tra il 1558 e il 1563 per Tommaso Marino facoltoso e spregiudicato esattore della tassa del sale e banchiere di origine genovese, il Palazzo sconvolse il tessuto del centro urbano di Milano, con la demolizione dell’isolato situato tra il Palazzo e il Teatro alla Scala, per dare spazio a una piazza e a una nuova strada che porta alla zona dove veniva eretto Palazzo dei Giureconsulti. La fortuna della famiglia Marino, fu di breve durata, inferiore a trent’anni: in seguito alla loro caduta, dopo aver cambiato molte mani il Palazzo diventa dal 1861 sede del Comune di Milano. Il Salone d'Onore, noto come Sala dell’Alessi, dall'architetto che lo aveva creato, è stato caratterizzato dal contributo degli artisti genovesi Andrea e Ottavio Semino, che affrescarono le pareti e il soffitto con figure mitologiche mentre grandi busti di Marte e Minerva stavano di guardia all'ingresso. Il nuovo progetto di illuminazione è stato motivato dalla necessità di adeguare il sistema alle diverse occasioni di utilizzo della sala, oggi centro di eventi culturali e incontri ufficiali: l'idea di base è stata preservare lo stile originale dell’architettura e restituire la percezione integra dello spazio, eliminare il disordine visivo prodotto dal sovrapporsi di elementi estranei. Allo stesso tempo, la sala è stata dotata di un impianto tecnologicamente avanzato, per una gestione coordinata della luce con estrema flessibilità di impiego. Sono state previsti cinque diversi scenari di luce: illuminazione quotidiana - luce per eventi, riunioni, conferenze e cerimonie particolari - illuminazione per ricevimenti, feste, e riprese TV - altri scenari - illuminazione di emergenza. (FLARE, nr. 32, April 2003)
Palazzo Marino - Sala Alessi
buildingsIl Salone d'Onore o Sala dell'Alessi, il cui soffitto e pareti sono affrescati, oggi è il centro di eventi culturali e incontri ufficiali. Il progetto d'illuminazione ha avuto come obiettivo quello di adattare la luce alle diverse attività e occasioni ospitate nella sala. Si presentano cinque scenari luminosi in grado di mantenere una visione coerente dello spazio
Anno
2002
Luogo
Milano – Italia