La chiesa, progettata nei primi anni ‘50 dall’ingegnere bergamasco Federico Rota in stile anni 1930-40 ', si presenta imponente e leggermente rialzata rispetto al livello della strada. Il progetto architettonico prevede l’apertura della lanterna della cupola centrale al fine di diffondere la luce del giorno sugli affreschi e proiettare luce zenitale sull'assemblea. L'idea di avere un unico centro sospeso per l'illuminazione dell’intero spazio, assemblea e cappelle laterali, porta al progetto di un cluster centrale posizionato sull'asse della lanterna: un elemento di grandi dimensioni, speculare e contrapposto. Una struttura in acciaio inox a forma di cono 3,20 m di altezza supporta un grande cerchio con un diametro di 6,60 m suddiviso in 8 spicchi leggermente piegati verso l'alto con una funzione fonoassorbente. Un cerchio più piccolo con un diametro di 1,42 m è inscritto nel primo cerchio e alloggia gli apparecchi di illuminazione: lampade alogene IRC, fisse o orientabili, con diverse emissioni di fasci di 38° e 10°, illuminano con luce diretta l’assemblea e gli elementi architettonici della chiesa, Proiettori con lampade a ioduri metallici e ottica asimmetrica, sono posizionati sull’ estradosso del cono superiore e illuminano la cupola decorata: una macchina di illuminazione che lascia gli spazi architettonici completamente liberi da qualsiasi impedimento visivo.
Parrocchia di Santa Lucia
buildingsSull'asse della lanterna viene posizionato un cluster centrale, un unico centro sospeso per l'illuminazione dell'intero spazio. Due cerchi con diametri differenti: il più piccolo alloggia gli apparecchi di illuminazione. Una luce diretta illumina l'assemblea e gli elementi architettonici della chiesa
Anno
2003
Luogo
Bergamo – Italia
Cliente/Collaboratore
Arch. Franco Maffeis