La Piazza ha un giardino centrale attraversato da percorsi alberati, è intestata all’ammiraglio Mirabello, amico di Guglielmo Marconi. Le suggestioni del navigare, del mutare di riferimenti e di strumenti culturali e scientifici suggeriscono le immagini da proiettare su una facciata della Piazza per dilatare nello spazio e nel tempo il luogo, per rendere memoria ad un personaggio intraprendente, partecipe della modernità La sfera è assimilabile alla forma degli astri da millenni guida alla navigazione. Una teoria di sfere di nylon gonfiate con aria ed elio, diametro tre metri, divise da un equatore, sono sospese sulla diagonale della piazza. Sorgenti ad alogeni di elevata potenza, alloggiate all’interno, illuminano in maniera omogenea la piazza e gli olmi, la trasparenza dei rami. Valori di illuminamento medi di circa 100 lux consentono, con variatore di intensità, un effetto dinamico (+/-50%): un'onda luminosa sale e defluisce, in movimento continuo. Piccoli proiettori, installati sulla tesata di sostegno alle sfere, formano un cono di luce più intenso sulle panchine: evocano l'immagine familiare della poltrona di casa. Una colonna sonora di rumori, composta da Emilio Galante, da voce alle sfere e accompagna il movimento della luce.
A cielo aperto - (S)punti di luce a Milano
exhibitionI rami e le fronde degli alberi di Piazza Mirabello, in onore del grande ammiraglio, sono illuminate da sfere divise da un equatore. La luce si combina con una colonna sonora di rumori di Emilio Galante
Anno
2005
Luogo
Piazza Mirabello, Milano – Italia
Cliente/Collaboratore
Arch. Ugo Bassi