Il duca Borso d’Este (1459-1471) commissiona, ai pittori dell’officina ferrarese un ciclo di affreschi a rappresentare i mesi e scene di vita di corte per ornare tutte le pareti della sala. Questa a pianta rettangolare, di grandi dimensioni ed altezza (6,20 m), ha un soffitto ligneo con travi trasversali istoriate e un ordine di finestre su i due i lati longitudinali. L’installazione di tende in materiale diffusore mitiga il day-light, annulla la proiezione delle aperture al suolo, da un senso di ordine in assenza di contrasti e chiaroscuro. L’impianto di illuminazione utilizza un unico apparecchio, appositamente progettato. Una colonna in titanio (scarsa conduzione del calore) alta 85cm, base rettangolare zavorrata con un contrappeso di piombo e fissata al suolo, alloggia le sorgenti ad alogeni con ottica incorporata, preorientate verso la parete. Le 28 colonne sono disposte perimetralmente alla sala, collegate tra loro dal cavo di alimentazione che conferisce unitarietà visiva e serve da “mise a distance” per il pubblico. Gli affreschi hanno valori di illuminamento di circa 150 lux, distribuzione omogenea, ottima resa dei colori.
Palazzo Schifanoia - La Sala dei Mesi
museumUna grande sala, a pianta rettangolare, ospita affreschi di pittori dell'officina ferrarese. Un unico apparecchio, una colonna in titanio in cui sono inserite le sorgenti alogeni con ottica incorporata, ripresentata per ventotto volte, illumina la rappresentazione dei mesi e della vita di corte, senza alterarne la visione
Anno
2009
Luogo
Ferrara – Italia
Cliente/Collaboratore
iGuzzini