Aman Resort - Palazzo Papadopoli

buildings

L'architettura del palazzo si coniuga con l'architettura degli interni e con il design degli arredi attraverso l'illuminazione, rispettosa delle normative vigenti. Il re-lamping degli storici apparecchi, l'inserimento di lampade da terra o da tavolo, di apparecchi fluorescenti o a LED integrati nelle gole o negli arredi hanno consentito di creare diversi scenari luminosi, rispettando l'atmosfera senza tempo dell'edificio

Anno

2014

Luogo

Venezia – Italia

Cliente/Collaboratore

Gathy Denniston Architetti
R&S Engineering
Dr. Group

Palazzo Papadopoli, edificio patrizio del XVI secolo affacciato sul Canal Grande in prossimità del Ponte di Rialto, fu edificato su progetto dell’architetto Gian Giacomo dei Grigi per commissione della famiglia Coccina ed affrescato nel corso del Settecento da Giambattista Tiepolo.
Dopo lavori di restauro e ristrutturazione il palazzo è stato trasformato in un hotel “7 stelle” del gruppo di resort extra-lusso Aman. L’hotel presenta: 24 suite diverse per architettura ed arredo, spa, saloni, un’altana incastonata tra i tetti, una biblioteca con pareti rivestite di cuoio e due giardini.
Il progetto illuminotecnico ha coniugato l’architettura storica del palazzo con l’architettura degli interni, il design degli arredi con le normative vigenti.
L’illuminazione interna ha mantenuto gli apparecchi di illuminazione storici presenti che sono stati tutti restaurati e rifunzionalizzati con l’integrazione della tecnologia più recente delle sorgenti di luce. Alcuni ambienti sono stati corredati da lampade d’arredo da terra o tavolo e da apparecchi fluorescenti o LED integrati nelle gole o negli arredi consentendo così di creare diversi scenari luminosi e di fornire i giusti livelli di illuminamento, comfort e sicurezza.
I giardini sono illuminati con lampade da terra e proiettori a LED inseriti nell’architettura per evidenziare percorsi pedonali e le aree verdi con l’utilizzo luci di accento per porre in risalto alcune tipologie di piante. 
La facciata viene illuminata da quattro proiettori LED collocati sulla zattera antistante al palazzo a 40 centimetri sotto il livello dell’acqua, che proiettano sulla facciata una luce tenue resa dinamica dal moto ondoso del Canal Grande. Il portale di accesso viene evidenziato da un’illuminazione d’accento ottenuta con il restauro e l’adeguamento tecnologico delle lanterne storiche.
 

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