Confucius

exhibition

Sette sezioni tematiche in un allestimento che coinvolge diversi edifici della città marchigiana. L’illuminazione amplifica l’effetto teatrale e nel suo contrasto con l’oscurità conduce i visitatori da un mondo misterioso all’allure della Cina antica che incontra quella moderna

Anno

1993

Luogo

Palazzo Ducale, Urbino – Italia

Cliente/Collaboratore

Arch. Laura Griziotti

La grande mostra occupa diversi edifici della città di Urbino suggerendo l'idea di seguire un itinerario doppio: il primo, tematico, progettato per rendere più accessibile la dottrina confuciana, il secondo, integrato agli edifici stessi e studiato per mostrare la ricchezza architettonica del centro storico di Urbino. Sebbene segua una progressione cronologica di base, l'allestimento della mostra è diviso in sette diverse sezioni tematiche che contrappongono reperti e modelli a pannelli descrittivi, audiovisivi, registrazioni musicali e vocali al fine di illustrare i grandi temi dell’esposizione. "Il Maestro di diecimila generazioni" e "Antenati illustri" sono situati nella rampa elicoidale di Francesco di Giorgio Martini, "Maestro di saggezza e virtù" e "L'arte del Buon Governo" si trovano nella sala Castellare del Palazzo Ducale; "La virtù. Il Rito. Il palazzo" e “ La Sala delle Virtù e della Vita” sono installati nella Chiesa di San Domenico, mentre "Cultura Materiale” può essere visitato nella Cappella della Scuola di Musica. Per lasciare intatti gli spazi espositivi storici, è stato creato in tutte le diverse sezioni un percorso espositivo centrale, con l’utilizzo di piattaforme di diverse altezze e schermi divisori. Nella Chiesa barocca di San Domenico vengono appesi enormi schermi, dodici metri di altezza, realizzati in tessuto blu scuro per dividere lo spazio in tre sezioni e per fornire fondali adatti all’esposizione. L’illuminazione dall’alto con spot a fascio stretto puntati direttamente sulla mostra aumenta l'effetto teatrale. La contrapposizione di luce e oscurità per creare una visione di strutture sfuocate, galleggianti all'interno delle quali il visitatore viene attratto dalle vetrine luminose, dagli audiovisivi e dai coni di luce che delimitano i modelli serve anche a ridurre visivamente il volume degli spazi espositivi. La luce diffusa e l’oscurità alternati portato il visitatore in un mondo magico e misterioso, riportandolo alla luce del giorno solo nella sezione finale sulla cultura materiale, dove si incontrano la Cina antica e moderna.

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