Tra la vasta gamma di prodotti in esposizione, alcuni erano del tutto sconosciuti a noi, poichè sono stati espressamente disegnati per il mercato giapponese. Il progetto della mostra nasce dalla necessità di basare l'analisi di questi oggetti su semplicità, chiarezza e rigore progettuale, lasciando agli oggetti stessi dare ai visitatore stimoli, emozioni e condurli alla riflessione; l'obiettivo di richiamare l'attenzione sul luogo di origine di questi preziosi reperti, senza che la magia evocativa della cultura giapponese venga percepito sotto una luce "folk": un remake ironico di due apparecchi di illuminazione e di scritti giapponese, fuori scala riprodotti sulle pareti, sono stati gli unici due gesti intenzionali del progetto della mostra, incentrata su grandi aree espositive caratterizzate dagli stessi materiali e dimensioni. Il sistema di illuminazione, "Cestello", con lampade alogene dicroiche a bassissima tensione, ha permesso di evidenziare gli oggetti esposti rispettando, allo stesso tempo, i criteri di ordine e di unità alla base della cultura e della tradizione di tutte le arti giapponesi.
Design giapponese
exhibitionOggetti della tradizione giapponese. Nessuna lettura “folk”. Il sistema di illuminazione “Cestello” valorizza gli oggetti esposti mantenendo fede ai criteri di ordine, rigore e unità alla base della cultura e della tradizione giapponese
Anno
1995
Luogo
Palazzo dell'Arte Triennale, Milano – Italia
Cliente/Collaboratore
Arch. Antonio Citterio
Arch. Tom Down