La Fondazione Giorgio Cini propone un’importante antologica: Emilio Isgrò. L’esposizione, a cura di Germano Celant, in collaborazione con l’artista e Archivio Emilio Isgrò, si propone come un attraversamento e un’ampia ricognizione nel suo percorso creativo e estetico a partire dagli anni Sessanta a oggi. Una ricca esposizione che si dipana dalle prime cancellature di libri, datate 1964, e continua con le poesie visuali su tele emulsionate e le Storie rosse, per arrivare agli imponenti e articolati testi cancellati nei volumi storici de L’Enciclopedia Treccani, 1970, fino a quelli etnici dei Codici ottomani, 2010. Le sale dell’Ala Napoleonica della Fondazione, arricchite da pareti trasversali e diagonali, utilizzate per spezzare e modificare lo spazio quasi fossero linee su un foglio, funzioneranno infatti da supporti cartacei che veicoleranno un’enorme e nuova operazione di cancellatura, condotta ancora una volta su materiale letterario, così da far entrare il pubblico in un grande libro, modificato visualmente dall’artista. La Mostra è realizzata con il contributo di Intesa Sanpaolo – Direzione Arte, Cultura e Beni Storici nell’Ambito di Progetto Cultura
Emilio Isgrò
exhibitionGermano Celant cura la mostra antologica del Maestro Emilio Isgrò. Lo spazio è volutamente modificato da linee di pareti diagonali che, come cancellature, lo spezzano in modo ritmato. Le linee di luce a soffitto rispecchiano questa struttura, amplificandola
Anno
2019
Luogo
Fondazione Cini, Venezia – Italia
Cliente/Collaboratore
Germano Celant