Il Malba – Museo Costantini, è il risultato di un concorso internazionale indetto nel quadro della Biennale di Architettura/BA ’97 per la costruzione di un nuovo edificio per accogliere la collezione privata di Eduardo Costantini, raccolta importante dei movimento artistici del continente latino-americano, compreso il Messico. L’edificio viene a collocarsi in una zona centrale e privilegiata della città, dedicata alla cultura e al tempo libero. L’immagine esterna delle gallerie espositive è quella di grandi prismi dalla geometria pura e spoglia, rivistiti di pietra calcarea; ai corpi di pietra sono giustapposte superfici di vetro, quasi appoggiate, che delimitano, all’interno i diversi spazi pubblici ed ospitano le attività complementari: ingresso, reception, libreria, caffeteria, auditorium, uffici. Una grande terrazza, integrata nel percorso espositivo ospita alcune opere della collezione delle sculture. Il progetto prevede una serie di grandi sale che offrono la possibilità di creare delle suddivisioni in diverse gallerie, adattabili alle mutevoli condizioni di una raccolta in costante crescita. Tante “scatole bianche” dotate di aperture disposte in modo tale da permettere l’entrata controllata della luce naturale, creando un clima di naturale predisposizione alla contemplazione delle opere. L’alternarsi di spazi espositivi con spazi di sosta, le diverse aperture che consentono la visione dell’ambiente circostante sia all’ interno del museo che all’esterno, della città, costituiscono l’anima del museo. Nella concezione globale dell’edificio la luce occupa un ruolo importante: elemento fondamentale tra “contenitore e contenuto”. L’integrazione dell’illuminazione con l’architettura ha rappresentato la base del progetto illuminotecnico. La presenza della luce naturale in tutte le zone dell’edificio è una costante: lunghe e strette fessure proiettano la luce sui muri, grandi lucernari, piccoli abbaini permettono alla luce del giorno di entrare, controllata da una serie di “layer” multipli, ossia di diversi strati, con funzione di filtri e di diffusori.
Malba - Fondazione Costantini
museumDue materiali, la pietra calcarea e il vetro si alternano in questo edificio. L'illuminazione diurna entra nell'edificio in diversi modi: da fessure, da grandi lucernari e piccoli abbaini. Una serie di "layer" multipli consente di controllarla. L'obiettivo è quello di integrarla con l'architettura perché la luce è qui elemento eccelso d'unione tra "contenitore e contenuto"
Anno
2001
Luogo
Buenos Aires – Argentina
Cliente/Collaboratore
Arch. Gaston Atelmann