Una corte nel rinascimento

exhibition

Il Castello Estense a Ferrara ospita due mostre dove la luce ora è morbida con lampade alogene “nude” tese su cavo, ora è più puntuale, rispettando la fragilità delle opere

Anno

2004

Luogo

Castello Estense, Ferrara – Italia

Cliente/Collaboratore

Gae Aulenti Associati

Due mostre segnano la progammazione espositiva annuale del Castello Estense, a Ferrara.
La prima unisce i rilievi in marmo che decoravano lo studiolo di Alfonso I° d'Este, oggi divisi tra il Museo de L'Ermitage, il Museo de il Louvre, la collezione del Principe del Lichtenstein. Eseguiti da Antonio Lombardo tra il 1507 e il 1515 decoravano la Via Coperta che congiunge il Castello con il Palazzo Ducale.
L'allestimento, nella Sala degli Stemmi, prevede alte pareti attrezzate, perimetrali, in marmo bianco con mensole di appoggio per le opere, alcune protette da teche, alcune su piedistallo, altre inserite in vetrine. Il sistema di illuminazione "Scintilla" con lampade alogene nude, tese su doppio cavo, protette da vetro sabbiato produce un illuminazione morbida che chiaro-oscura le opere in maniera naturale e serena. I valori di illuminamento sono regolati in "crescendo", più contenuti nella prima sezione (dove è esposto un disegno, già protetto da vetro) più elevati nella seconda e di maggiore intensità nella terza, come e predisporre il visitatore in uscita alla luce del sole. Le pareti di marmo bianco creano un leggero contrasto con i marmi "vissuti" delle opere, riflettono a rispecchiano le sorgenti, incrementano il senso di generale luminosità.
La seconda, invece, è una narrazione visiva che percorre le vicende delle origini del casato d'Este, il mecenatismo, la cultura umanista, la magnificenza, il collezionismo, l'eccezionale trama di rapporti con le coeve corti italiane ed europee dovuti ai legami di sangue e all'abile diplomazia, ai richiami di artigiani, letterati, eruditi, musicisti, all'Università fondata nel 1309. La mostra espone oltre 150 opere (dipinti, sculture, ceramiche, documenti storici e letterari, manoscritti miniati) opere di Cosmè Tura, Francesco del Cossa, Ercole de' Roberti, Donatello, Mantegna, Tiziano….
L'allestimento costruisce un percorso delimitato da pareti attrezzate, tinteggiate in colore rosa antico, che ospitano vetrine e piani di appoggio, mantiene la riconoscibilità degli spazi lasciando libera la vista dei soffitti, spesso decorati o affrescati. L'illuminazione è data da sorgenti ad alogeni a tensione di rete, montate su un sistema di doppio cavo di sostegno conduttore, con vetro di protezione acidato. L'emissione omnidirezionale  delle lampade consente la visione delle opere in assenza di ombre e di marcati effetti di chiaro/scuro. La predisposizione di variatori di intensità consente di mantenere i valori di illuminamento previsti dalla normativa. Il segno delle tesate, inoltre, delimita e guida il percorso, crea un leggero effetto "stellato", permette un'ottima lettura degli affreschi.

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