Champs Libres - Museo di Bretagna

museum

Il progetto illuminotecnico si adegua alla funzione di ciascuna sala: dalla luce generale della biblioteca si passa agli apparecchi orientabili, di massima flessibilità, delle sale museali. Nulla è lasciato al caso ma è armonizzato. Il dialogo tra illuminazione e architettura si fa sempre più stretto, fino ad arrivare alla luce diretta della cupola del planetario

Anno

2005

Luogo

Rennes – Francia

Cliente/Collaboratore

Arch. Christian de Portzanparc

Tre luoghi culturali della città vengono riuniti in un unico edificio di nuovo progetto caratterizzato da grandi volumi. I percorsi ricordano quelli della città, i collegamenti avvengano con passerelle aeree, grandi vetrate interne facilitano il riconoscimento dei luoghi, porzioni di pareti perimetrali esterne trasparenti indicano la collocazione dell’edificio nella città. Linee di apparecchi incassati a soffitto o al suolo accompagnano i percorsi. Gli spazi sono illuminati in maniera idonea al tipo di fruizione. La biblioteca ha un sistema di luce generale discreta, diffusa ed omogenea con accento sulle postazioni di lettura. Le sale museali hanno un sistema di apparecchi orientabili, a luce diretta per garantire la massima flessibilità di esposizione, Particolare attenzione è stata data alle vetrine caratterizzate da piccoli allestimenti “teatrali”. Apparecchi ad incasso a soffitto di tipo “down light” sono presenti nell’auditorium mentre la cupola del Planetario è illuminata con proiettori a luce diretta. Piccole zone di sosta intervallano la visita.

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